Rider, #GarantePrivacy: no all’algoritmo incontestabile dai lavoratori

Il Garante ha commininato a Foodinho (gruppo Glovo) una sanzione di 5 mln di euro per aver trattato illecitamente i dati personali di oltre 35mila rider attraverso la piattaforma digitale. L’Autorità ha inoltre impartito specifiche prescrizioni e ha vietato l’ulteriore trattamento dei dati biometrici (riconoscimento facciale) dei rider utilizzati per la verifica dell’identità.

https://gpdp.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10074840

@privacypride

      • @OrionBelt il tuo approccio è sbagliato. Devi guardare la cosa sotto un altro punto di vista. Se un problema di diritti del lavoratore riguarda principalmente la sua privacy, allora la strategia più accorta è quella di ricorrere a un’autorità indipendente (se esiste e se lavora bene, quindi non AGCom… 😂) con un reclamo sulla questione specifica: questo non solo a te ricorrente non costa nulla e non ti comporta neanche querela di parte per diffamazione.
        Da lì
        (SEGUE)

        @vecna @privacypride

        • (SEGUE)
          Da lì, se l’autorità ti avrà dato ragione, potrai sfruttare tutti quegli elementi che l’istruttoria è riuscita a portare alla luce.

          Si tratta di istruttorie lunghe e onerose che a volte necessitano di consulenze esterne molto costose che non sono appannaggio di un avvocato del lavoro.

          E con questo hai capito anche a cosa servono i proventi delle sanzioni del Garante Privacy: servono a far funzionare l’autorità che senza quei soldi non potrebbe operare.

          @OrionBelt @vecna @privacypride