Il MIT Technology Review non fa giornalismo.
Il MIT Technology Review non fa giornalismo.
La sto usando in questo momento per commentare: esaltante!
Non è per rompere le uova nel paniere ma, da blogger vecchia scuola, per esempio in questo passaggio:
Alcuni studi mostrano che il collasso del modello si verifica in modelli semplici come i Gaussian Mixture Models ed i Variational Autoencoders, nonché in Modelli Linguistici più complessi. Anche una taratura del modello durante l’addestramento non impedisce il collasso del modello nei modelli linguistici.
avrei probabilmente messo almeno 2 o 3 link ai paper utilizzati per scrivere questo passaggio. Poi magari c’è una fonte terza che ha già esaminato e rimuginato la faccenda, solo che manca anche questa fonte terza. E poi, sebbene sia scritto del warning iniziale che
la cosa sarà per voi chiarissima, anzi abbagliante nella sua semplicità
ed effettivamente lo è, ciò però non vuol dire che mi debba mettere a cercare le fonti e ripercorrere la stessa ricerca dell’autore, che poi ho alla fine abbastanza materiale per scriverci io stesso un post. O, nell’ottica di un lettore non del “mestiere” (nel senso della comunicazione scientifica), si prende quanto scritto come “oro colato”.
Il modello Milano si sta espandendo…
Interessante e ci potrei pure fare un pensierino, anche se su questo campo sono uno che fa alla vecchia maniera: backup su drive esterno.
Mancano un paio di passi: la proliferazione delle istanze e l’interoperabilità con ActivityPub. In ogni caso questa è un’ottima notizia perché forse potrebbero non andare sul modello degli ads (almeno non quelli basati sui coockies) per l’istanza ufficiale: sarebbe assurdo farsi de-federare dagli altri blueskyers.
Quando scrivevo delle ricerche del MIT a partire dagli articoli del loro Technology Review li ho sempre trattati come comunicati stampa, quindi non rientrano strettamente nel giornalismo. A volte i loro articoli sono anche scritti dal dottorando o dal postdoc che ha condotto la ricerca.